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Giorni come rasoi e notti come nuvole

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Giorni come rasoi movimentando merci

senza valore movimentando umani,

cani clonati, in cerca di ossa da mordere,

e di polvere, da mordere.

 

Giorni come rasoi in inferni di latta,

e di cemento armato perduti tra rabbia, rancori, odio

tra anonimi danni collaterali dei nuovi schiavi

di un boom economico auspicato.

 

Giorni come rasoi in centri che distribuiscono,

non sempre in parti uguali, angoscia, disperazione,

desideri frustrati, risate, amori banali,

molto o poco zucchero nei bicchieri di caffè.

 

Giorni come rasoi, notti come nuvole bianche

in una sera d'estate ad Assisi;

e i miei gatti, seduti sopra un libro aperto, vivo,

miagolano voci di morti,

che, da altrove, narrano sogni.

 

                          [Underground, 2007]

 Klara Rubino - 02/01/2018 13:33:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Pensavo fosse un’utopia...che bello!
Grazie.

 Klara Rubino - 02/01/2018 13:09:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]


TRES POESÍAS

1

Ya no me queda nada por decir
Todo lo que tenía que decir
Ha sido dicho no sé cuántas veces.

2

He preguntado no sé cuántas veces
pero nadie contesta mis preguntas.
Es absolutamente necesario
Que el abismo responda de una vez
Porque ya va quedando poco tiempo.

3

Sólo una cosa es clara:
Que la carne se llena de gusanos.

 

(Versos de salón, 1962)

 

TRE POESIE

1

Ormai non mi rimane niente da dire
Tutto quello che dovevo dire
E’ stato detto non so quante volte

2

Ho domandato non so quante volte
ma nessuno risponde alle mie domande
E’ assolutamente necessario
Che l’abisso risponda subito
Perchè ormai sta restando poco tempo

3

Solo una cosa è chiara:
Che la carne si riempie di vermi
 

(Traduzione di Carmelo Pnto)

 

*

 

CAMBIOS DE NOMBRE

A los amantes de las bellas letras
Hago llegar mis mejores deseos
Voy a cambiar de nombre a algunas cosas.

Mi posición es ésta:
El poeta no cumple su palabra
Si no cambia los nombres de las cosas.

¿Con qué razón el sol
Ha de seguir llamándose sol?
¡Pido que se llame Micifuz
El de las botas de cuarenta leguas!

¿Mis zapatos parecen ataúdes?
Sepan que desde hoy en adelante
Los zapatos se llaman ataúdes.
Comuníquese, anótese y publíquese
Que los zapatos han cambiado de nombre:
Desde ahora se llaman ataúdes.

Bueno, la noche es larga
Todo poeta que se estime a sí mismo
Debe tener su propio diccionario
Y antes que se me olvide
Al propio dios hay que cambiarle nombre
Que cada cual lo llame como quiera:
Ese es un problema personal.

 
(La cuega larga, 1958)

 

CAMBI DI NOME

Agli amanti delle belle lettere
Faccio arrivare i miei migliori desideri
Cambierò il nome ad alcune cose.

la mia posizione è questa:
Il poeta non rispetta la sua parola
Se non cambia i nomi alle cose.

Per quale ragione il sole
deve continuare a chiamarsi sole?
Chiedo che si chiami Micifuz
Quello degli stivali delle sette leghe !

Le mie scarpe sembrano bare?
Sappiano che d’ora in avanti
Le scarpe si chiamano bare.
Si comunichi, si annoti, e si pubblichi
Che le scarpe hanno cambiato nome:
Da questo momento si chiamano bare

Bene, la notte è lunga
Ogni poeta che ha stima di se stesso
deve avere il suo proprio dizionario
E prima che mi dimentico
Allo stesso dio bisogna cambiargli nome
Che ognuno lo chiami come voglia:
Questo è un problema personale

 
(Traduzione di Carmelo Pinto)

 Ivan Pozzoni - 02/01/2018 13:07:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

I diritti d’autore non esistono. Esistono solo doveri d’autore. L’arte è una filiera.

 Klara Rubino - 02/01/2018 13:05:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Nicanor Parra

“Il mio poeta preferito è Nicanor Parra. Già lo dice Nicanor Parra che lui non parla di crepuscoli, né di dame stagliate sull’orizzonte, bensì di cibi e poi di bare, bare e bare, ripete. […] L’antipoesia è poesia. Di questo non c’è dubbio. Il Manifesto antipoetico di Nicanor Parra è poesia, della più pura.”

[Cristián Warnken:  “La bellezza di pensare“,
intervista a Roberto Bolaño]

 

Nicanor Parra, Poesie
(Testi e traduzioni sono tratti dall’Archivio Bolaño
curato da Carmelo Pinto)

 

TEST

Qué es un antipoeta:
Un comerciante en urnas y atáudes?
Un sacerdote que no cree en nada?
Un general que duda de sí mismo?
Un vagabundo que se ríe de todo
Hasta de la vejez y de la muerte?
Un interlocutor de mal carácter?
Un bailarín al borde del abismo?
Un narciso que ama a todo el mundo?
Un bromista sangriento
Deliberadamente miserable?
Un poeta que duerme en una silla?
Un alquimista de los tiempos modernos?
Un revolucionario de bolsillo?
Un pequeño burgués?
Un charlatán?
                  un dios?
                           un inocente?
Un aldeano de Santiago de Chile?
Subraye la frase que considere correcta.

Qué es la antipoesía:
Un temporal en una taza de té?
Una mancha de nieve en una roca?
Un azafate lleno de excrementos humanos
Como lo cree el padre Salvatierra?
Un espejo que dice la verdad?
Un bofetón al rostro
Del Presidente de la Sociedad de Escritores?
(Dios lo tenga en su santo reino)
Una advertencia a los poetas jóvenes?
Un ataúd a chorro?
Un ataúd a fuerza centrífuga?
Un ataúd a gas de parafina?
Una capilla ardiente sin difunto?

Marque con una cruz
La definición que considere correcta.

 

(La camisa de fuerza, 1968)

 

Test

Cos’è un antipoeta:
Un commerciante di urne e bare?
Un sacerdote che non crede in niente?
Un generale insicuro?
Un vagabondo che ride di tutto
Anche della vecchiaia e della morte?
Un interlocutore irascibile?
Un ballerino sull’orlo dell’abisso?
Un narcisista che ama tutti?
Un burlone sanguinario
Deliberatamente miserabile
Un poeta che dorme su una sedia?
Un alchimista dei tempi moderni?
Un rivoluzionario tascabile?
Un piccolo borghese?
Un ciarlatano?
              Un dio?
                     Un innocente?
Un paesano di Santiago del Cile?
Sottolinei la frase che considera corretta.

Cos’è l’antipoesia:
Una tempesta in un bicchier d’acqua?
Una macchia di neve su una roccia?
Un vassoio pieno di escrementi umani
come crede padre Salvatierra?
Uno specchio che dice la verità?
Uno schiaffo al Presidente
della Società degli Scrittori?
(che Dio l’abbia in gloria)
Un avvertimento ai giovani poeti?
Una bara a reazione?
Una bara a forza centrifuga?
Una bara a gas di paraffina?
Una camera ardente senza defunto?

Barri con una croce
La definizione che considera corretta.

 
(Traduzione di Manuela Vittorelli, tratta daMirumir)

 

*

 Klara Rubino - 02/01/2018 12:32:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Cioè?

 Ivan Pozzoni - 02/01/2018 12:31:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Puoi fare ciò che vuoi: l’anti-poesia non è roba mia... è roba vostra.

 Klara Rubino - 02/01/2018 12:25:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Ah! Che grande....allora mi sa che ti faccio pure un’altra video poesia...di quella che non scordo:l’Acero contuso ...con la musica di Profondo Rosso! Posso?

 Ivan Pozzoni - 02/01/2018 12:20:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Mi vuoi modificareeeeeeeeee?! Modifica, sono tutte vostre... :-D

 Klara Rubino - 02/01/2018 11:43:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Ci sono delle parti che mi colpiscono molto e mi piacciono esattamente così come sono: la prima e l’ultima strofa; altre, le due centrali, che personalmente e immodestamente, modificherei un poco togliendo qualcosa:

Giorni come rasoi movimentando merci

senza valore movimentando umani,

cani clonati, in cerca di ossa da mordere,

e di polvere, da mordere.

 

Giorni come rasoi in inferni di latta,

e di cemento armato perduti tra rabbia,

tra anonimi danni collaterali dei nuovi schiavi

di un boom economico.

 

Giorni come rasoi in centri che distribuiscono,

non sempre in parti uguali,

desideri frustrati,
nei bicchieri di caffè.

 

Giorni come rasoi, notti
come nuvole bianche

in una sera d’estate ad Assisi;

e i miei gatti, seduti sopra un libro aperto, vivo,

miagolano voci di morti,

che, da altrove, narrano sogni.

 

                         

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